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Anche la birra ha il suo “Made in Italy”

Anche la birra ha il suo “Made in Italy”

Certamente la birra non è mai stata tra i prodotti per cui l’Italia è conosciuta e ammirata nel mondo.

Oggi possiamo dire che In Italia sappiamo fare anche la birra.

La qualità media della birra artigianale italiana è salita molto in questi due anni.

Alcuni iniziano a parlare di uno stile italiano anche per la birra.

Il nostro è il Paese delle biodiversità, dei mille piatti tipici, per ogni regione.
Era evidente che esisteva una potenzialità innata, da cui far nascere birre uniche.

Le birre alle castagne come la mitica CastagAle di Birra del Borgo (Rieti) realizzata con castagne essiccate con fumo di legna di castagno e poi utilizzate assieme al malto d’orzo. Le birre alle castagne si caratterizzano per il sapore rotondo e i profumi dolci e resinati.

Le birre al miele di cui un ottimo esempio è la Punto di Fuga del birrificio Civale di Alessandria, prodotta con miele d’acacia Piemontese e luppolo Neo Zelandese che ne rinfresca le note dolci.

Le birre maturate in botte di vino ispirate alle britannica barley wine. Il periodo d’invecchiamento nelle botti del vino dona a queste birre sentori molto complessi e un aspetto torbido e poco schiumoso che le fanno quasi assomigliare a liquori. Tra queste,  La Terre di Baladin, birra affinata in barrique, dedicata ai grandi rossi italiani. C’è chi poi, come gli abruzzesi di Opperbacco (Notaresco) con la “Re di Denari”, sceglie di fermentare la birra con lieviti da champagne.

Birre e mosto. Un’altra incursione del birrificio nel mondo dell’enologia. La Tibir del birrificio Montegioco (Alessandria) prodotta con aggiunta, a fine bollitura, di mosto Timorasso di Stefano Daffonchio (az. Terralba), è un esempio di questo mix inedito.

Birre ottenute con l’aggiunta di prodotti tipici locali. In questa tipologia potrebbero anche rientrare tutte le precedenti, ma ci sono delle realtà che è difficile etichettare, per le quali è opportuno creare questa ulteriore categoria.
L’Ambra Rossa di San Gabriel con radicchio trevigiano (Treviso), la Blanche de Valerie di Almond 22 (prodotta a Spoltore, in Abruzzo) con grano autoctono saragolla.

In generale, sembrano piacere molto al pubblico italiano, birre dal gusto amaro (il costante e duraturo successo del Campari, insegna).