Il sito www.foodie.it [http://www.foodie.it/2012/02/vero-o-falso-i-luoghi-comuni-del-cibo/] ci parla di alcune delle dicerie e dei falsi miti che circondano il cibo e l’alimentazione.
La vitamina C previene il raffreddore – falso
Mangiare arance e mandarini e assumere integratori di vitamina C non ci salverà, con assoluta certezza, dall’influenza.
La vitamina C in eccesso, l’organismo la elimina. Solo un’alimentazione sana può contribuire a ridurre il rischio di ammalarsi; con la corretta alimentazione il nostro fisico è più forte e in equilibrio.
Il caffè lungo è più leggero del ristretto – falso
Se consideriamo un caffè espresso, la quantità di caffeina immessa in tazzina è costante nel tempo; per cui a un tempo di estrazione più lungo corrisponde una percentuale di caffeina più elevata.
La pasta e il pane fanno ingrassare – falso
Uno degli errori più diffusi che si commettono quando si inizia una dieta è quello di ridurre o eliminare pane e pasta. Hanno tante calorie e fanno ingrassare. Niente di più lontano dal vero. Pensate che 100 grammi di pasta al pomodoro hanno circa 370 calorie e una dieta ipocalorica ne concede 900-1000 a pasto. È chiaro quindi che non è il cibo in sé, ma è la quantità che fa ingrassare. I carboidrati complessi, anzi, aumentano il senso di sazietà e forniscono all’organismo zuccheri che vengono subito bruciati. Per questo non devono mancare, in particolare nell’alimentazione degli sportivi o dei giovani studenti.
L’olio dal colore verde è sicuramente un olio di qualità – falso
Il colore dell’olio non è indice di buona o cattiva qualità. Tanto che i degustatori di olio utilizzano un bicchiere di vetro blu per gli assaggi, appositamente per non farsi influenzare dal colore.
Una tonalità verdastra nell’olio è sicuramente sinonimo di un prodotto fresco e giovane, ma non può darci nessuna ulteriore informazione utile per giudicarne la bontà.
Ci sono formaggi light, adatti alla dieta – falso
Mozzarella, ricotta, stracchino, robiola, sono davvero adatti per la linea?
Nessuno formaggio si può considerare dietetico. Tutti, indistintamente, contengono molti grassi di origine animale. Sono fatti con il latte, sarebbe preoccupante se così non fosse!
Andrebbero, indicativamente, mangiati non più di un paio di volte a settimana.
Si può comunque fare una classifica in base alla percentuale di grassi che contengono. Vincono la ricotta e fiocchi di latte (11-13 % di grassi), seguiti dai formaggi freschi (grassi 20-25%). Quelli stagionati contengono invece fino ed oltre il 35% di grassi.